Essendo diventato ultimamente uno specialista di Texas Hold’em giocato in versione Heads up turbo voglio prendere in esame un tipo di rilancio con cui spesso mi sono trovato in difficolta’: il mini raise. Premetto che non sono un fan del mini raise e che preferisco utilizzarlo solo a partire dal terzo livello di un sit and go heads up, ovvero quello caratterizzato da bui di 25/50 chips.
Devo pero’ ammettere che quando ho a che fare con un valido giocatore di Texas Holde’m che utilizza il mini raise sin dal primo livello spesso mi trovo in difficolta’. Ricordiamoci infatti che nel poer heads up l’aggressione e’ fondamentale, e la maggiorazna dei piatti vengono vinti dal giocatore che ha dimostrato maggiore intraprendenza, dla momento che spesso entrambi i players mancheranno il flop. Questo spiega come una delle piu’ grosse armi in mano nostra quando si parla di Texas Hold’em heads up e’ la continuation bet.
I VANTAGGI DEL MINI RAISE
Di sicuro uno dei vantaggi del miniraise nel Texas Holde’m e’ quello di poter aprire rilanciando con un grande numero di mani e di conseguenza porci nella posizione di poter vincere un piatto unconsted quando spareremo una continuation bet sul flop. Nel caso il nsotro avversario controrilanciasse prima del flop avremmo molto spazio di manovra, potendo sia foldare la mano senza un impegno di chips elevato, ma anche calalre la sua 3dbet e giocare un piatto non eccessivamente grande ma comunque sostanzioso. Rilanciando preflop il classico 3x raise questo non e’ quasi mai possibile, e la decisione migliore e’ quella di foldare la nostra mano piuttosto che fare call, perche’ non avremmo le odds sufficenti per giocare un piatto cosi’ grande con la mano in sotro possesso.
GLI SVANTAGGI DEL MINI RAISE
Chiaramente nel Texas Hold’em non esiste uno standard di comportamento sempre vincente, perch’e in questo caso tutti lo adotterebbero, e non en fa eccezzione il mini raise. Il piu’ grosso svantaggio del miniraise si materializza sul flop quando un avversario osservatore e scaltro potrebbe mettere eccessivamente alla prova le nostre continuation bet, poiche’ non eccessivamente grandi per via del piatto che si sta giocando. Questo opponent potrebbe infatti utilizzare l’arma della continuation bet a nostro svantaggio, mettendo alla prova lam nostra con continui check raise che, viste le dimensioni del piatto, non lo costringono a dover rimanere dentro la mano nel caso noi avessimo flopapto un punto valido, che nel Texas Holde’m, heads up va dalla top pair in su’. Cosi’ facendo sara’ lui a farsi forte del fatto che probabilemnte nessuno dei due players ha legato qualcosa sul flop, mettendo noi stessi nell’incapacita’ di proseguire nella mano.
Articolo a cura di Poker.it portale di informazione sul mondo del poker. Il sito offre anche un-ampia sezione dedicata al gioco del Texas Holdem ed in cui potrai trovare regole e strategie.