Ognuno di noi giocatori di Texas Hold’em ha il proprio orgoglio, che spesso pero’ non e’ amico al tavolo da Poker. Quando infatti sta giocando una partita di Texas Hold’em e’ necessario liberare la nostra mente da ogni sentimento in grado di peggiorare il nostro gioco: rabbia, frustrazione, desiderio di rivalsa, invidia etc.. non sono benvenuti al tavolo da poker ed e’ meglio limitarne o annullarne del tutto l’impatto. In particolare mi riferisco a quei giocatori di Texas Hold’em, definiti ego players, i quali ne fanno una questione personale per ogni mano: sia che vengano bluffati, sia che vengano rilanciati, sia che vengano callati con una mano migliore. Tali giocatori vedono il Texas Hold’em come uno scontro tra personalita’, ingaggiando spesso duelli di rilanci quando incontrano un proprio simile, oppure rimanendo in piatti che non gli appartengono, motivati dal solo fatto che un proprio “nemico” e’ ancora presente. Fidatevi che questo tipo di players non e’ destinato a fare strada nel mondo del Texas Hold’em.
LA CORRETTA MANIERA DI VEDERE LE COSE
Ricordiamoci sempre che quando stiamo giocando una partita di Texas Hold’em, o di poker in generale, le nostre chips non ha piu’ valore di altre, e nessuno preferisce le nostre chips a quelle di un altro giocatore: e’ semplicemente il tipo di gioco che impone questo, ovvero che ogni giocatore debba cercare di vincere quante piu’chips possibile. Nessuna sfida personale. Quindi quando qualcuno rilancia la nostra continuation bet e poi mostra un puro bluff non lo fa perche’ gli stiamo antipatici, ma lo fa’ perche’ e’ cosi’ che si gioca a Texas Hold’em, ovvero le sue azioni sono motivate da ragionamenti logici, per esempio la nostra tendenza ad effettuare continuation bet troppo spesso, e da considerazioni razionali, mostrandoci il bluff tale giocatore spera di indurci in tilt.
PACE INTERIORE
Quindi se siete giocatori di Texas Hold’em con tali tendenze cercate di adottare un atteggiamento “pacifico” verso voi stessi, evitando di prendervela per questa o quella giocata effettuata da Tizio o Sempronio, ma invece sfortavei di essere “nice guys” evitando commenti, e implicitamente accettando le regole del gioco. E provate a mettervi nei panni del giocatore al quale avete rilanciato ogni singola puntata, perche’ ogni volta avevate in mano un buon punto, non pensate che anche lui debba sentirsi offeso dal vostro comportamento, e magari cercare la prossima occasione per farvi pagare l’affronto di avere rilanciato le sue puntate cosi’ spesso? Siate sicuri che se avrete di fronte un buon giocatore di Texas Hold’em questo non accadra’. Mettere da parte il proprio orgoglio e il proprio ego e’ capacita’ indispensabile per un giocatore di Texas Hold’em, il quale deve essere in grado di non lasciare che i sentimenti prendano il sopravvento sulla razionalita’.
Articolo a cura di Poker.it